
La lavorazione
La mia attività di pipemaker inizia oltre 15 anni fa. Appassionato collezionista e fumatore, durante l’acquisto di una pipa mi incuriosisce una placca preforata posata sul banco. Me la regalano: perché non provare?
Tutto inizia come autodidatta, con attrezzi di base (sgorbie, raspe e carte abrasive) e qualche rudimento carpito dal web.
In seguito all’incontro, ai consigli e agli insegnamenti di affermati pipemakers sia italiani che internazionali, prende avvio un approccio più razionale.
Apprendo e affino le tecniche costruttive, imparo a “leggere” la radica, studio l’estetica, cerco un approccio moderno che susciti anche l’interesse delle giovani generazioni.
Presto particolare attenzione alla scelta della qualità e della texture della radica, nonché alla tecnica realizzativa; nessuna delle mie pipe è sottoposta a stuccatura e lavoro radica di Erica Arborea con almeno 6 anni di stagionatura. Per i bocchini utilizzo barre di cumberland o ebanite NYH o SEM.
Materiali
Placche o abbozzi ricavati secondo vari tagli dal ciocco di Erica Arborea rappresentano la materia prima utilizzata per la maggior parte delle mie realizzazioni. Tuttavia utilizzo anche placche di corbezzolo o morta.

Shape e colorazioni sono studiate per esaltare la fiamma o l’occhio di pernice della radica.
Mi piace impreziosirle con inserti o estensioni realizzate nei materiali più diversi come il corno, l’osso, la zanna di facocero, il bambù, legni di varia provenienza.



